
Gruppo Editoriale L’Espresso e Itedi hanno annunciato di aver firmato un memorandum d’intesa finalizzato alla creazione di una realtà che punta alla leadership nel mercato editoriale italiano. Il deal prevede la fusione per incorporazione di Itedi con il Gruppo L’Espresso. Il memorandum è stato siglato anche da Cir, azionista di controllo de L’Espresso, da FCA e Ital Press Holding S.p.A. (famiglia Perrone), azionisti di Itedi. Secondo quanto appreso da legalcommunity.it, i legali al lavoro sul deal sono i professionisti di BonelliErede, per L'Espresso e quelli di Pedersoli e Associati, per Itedi.
Le due società editoriali nel 2015 hanno registrato complessivamente ricavi pari a circa 750 milioni, con la più alta redditività del settore, e non sono gravate da debiti.
L’operazione, si legge in una nota, consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione. L’operazione presenta un significativo valore industriale poiché punta a integrare due gruppi con attività complementari e mira a realizzare crescenti economie di scala.
La fusione avverrà sulla base di un concambio che sarà stabilito puntualmente negli accordi definitivi, subordinatamente alla due diligenze e ad altre condizioni. All’esito dell’operazione, Cir resterà azionista di controllo, con una quota superiore al 40% del Gruppo Editoriale L’Espresso. La società risultante dalla fusione resterà quotata alla Borsa Italiana. Le testate manterranno piena indipendenza editoriale.
Il perfezionamento dell’operazione di fusione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità nonché delle rispettive assemblee dei soci, è previsto per il primo trimestre del 2017.