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Channel: Legalcommunity - Fusioni e Acquisizioni
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BonelliErede con Cairo nella offerta di scambio su Rcs

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Tre anni fa la corsa, vinta, alla conquista di la7. Ora il lancio di una offerta pubblica di scambio sulle azioni di Rcs. Urbano Cairo, oggi come allora, si affida agli avvocati dello studio BonelliErede assieme ai quali ha strutturato la sua operazione per la conquista del gruppo che edita, tra gli altri, il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Per l'operzione la7, Cairo era stato affiancato da Sergio Erede, Andrea Carta Matiglia e Stefano Simontacchi.

Ad oggi, Cairo detiene il 4,7% di Rcs. Ma l'intenzione è quella di arrivare al controllo. A tal fine, la Cairo Communication ha presentato una proposta che prevede lo scabio di 0,12 azioni del gruppo per ogni titolo Rcs.  Quindi, ogni 8,333 azioni Rcs apportate all'offerta, gli aderenti riceveranno una azione Cairo Communication. La valorizzazione dei titoli Rizzoli è di 0,551 euro (al netto del dividendo che staccherà Cairo è 0,527 euro), che corrisponde a 287 milioni di euro (274 al netto del dividendo, cui si devono sommare i 487 milioni di indebitamento finanziario di fine 2015). La valorizzazione fatta da Cairo è in linea con la media di mercato degli ultimi tre mesi.

L'offerta sarà considerata andata a buon fine da Cairo qualora raggiunga il 50% più un'azione di Rcs. Nel frattempo, però, Cairo chiede alle banche finanziatrici di Rizzoli una sorta di moratoria sul debito alla fine del 2017 (nessun rimborso anticipato e nessun pagamento ad eccezione di quanto si possa versare utilizzando i proventi della vendita di Rcs Libri).

Il perfezionamento del deal sarà, ovviamente, subordinato all'ok delle Autorità dei Mercati e delle Comunicazioni. 


Giliberti e Gatti nel closing dell'acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori

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Si è perfezionata la cessione di RCS Libri da RCS Mediagroup alla Arnoldo Mondadori Editore, tramite la controllata Mondadori Libri. Rcs Mediagroup e Arnoldo Mondadori Editore sono state rispettivamente assistite da Giliberti Pappalettera Triscornia e Gatti Pavesi Bianchi.

Il perimetro dell'acquisizione comprende l'intera partecipazione (pari al 99,99%) posseduta da RCS MediaGroup in RCS Libri, incluse le relative partecipazioni e i marchi in ambito librario.

RCS Mediagroup mantiene la titolarità del marchio Rizzoli per tutti gli utilizzi esclusa l'attività libraria.

Giliberti Pappalettera Triscornia ha operato con un team guidato dalla partner Elena Pierini (nella foto) e composto da Francesca Ferrari e Gianluca Grazioli. Gatti Pavesi Bianchi ha agito per gli aspetti M&A con un team guidato dalla partner Paola Menicati e composto da Gaia Carofiglio e Vincenzo Di Ferdinando e per gli aspetti di banking dal partner Paolo Garbolino con Michele Conese.

Dla Piper con IDea Fimit mette in moto il Fondo Trophy Value Added

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Assistita da Dla Piper, IDeA FIMIT sgr ha acquisito, mediante un’operazione di compravendita e apporto al Fondo Trophy Value Added, due immobili in pieno centro storico a Roma. 

Si tratta di uno dei cosiddetti “Palazzi Marini”, un immobile cielo-terra di oltre 8.500 mq, ubicato tra via del Pozzetto e Piazza San Silvestro, e dell’ex Hotel Bologna di via Santa Chiara, circa 5.500 mq a ridosso del Pantheon, per i quali si prevedono operazioni di valorizzazione. Questo primo closing si colloca nell’ambito di una più vasta operazione, che si potrebbe concludere già entro l’estate, che porterà il Fondo Trophy Value Added a gestire asset per oltre 750 milioni. Il Fondo Trophy Value Added è un FIA (fondo d’investimento alternativo) immobiliare, riservato ad investitori professionali. Sempre oggi, sono stati siglati altri sei contratti preliminari di acquisto per altrettanti immobili situati tutti nel centro storico di Roma.

Dla Piper ha agito con un team multidisciplinare coordinato dal partner Antonio Lombardo (nella foto) e formato da Agostino Papa, Nicoletta Alfano e Costantino Lamberti per gli aspetti regolamentari legati alla strutturazione del fondo; da Francesco De Blasio e Francesco Macrì per gli aspetti immobiliari; da Ugo Calò, Michele Parlangeli e Giampiero Priori per gli aspetti banking & finance; e da Giampiero Falasca e Maria Luisa Buscaini per gli aspetti di diritto del lavoro.

Il Gruppo Scarpellini è stato assistito da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners con un team coordinato da Roberto Cappelli e composto da Stefania Lo Curto e Giulia Martino per gli aspetti di M&A; da Andrea Marani, Giancarlo Ranucci per gli aspetti di financial markets; da Marco Gatta per gli aspetti banking and finance.

Domenico Fanuele, Andrea De Pieri, Emanuele Trucco e Davide Cavazzana di Shearman & Sterling, e Alberto Del Din di Paul Hastings hanno assistito Global Structured Finance, affiliate di York Capital Management LLC, in qualità di investitore del fondo.

Gli istituti bancari sono stati assistiti, rispettivamente, dallo Studio Lombardi Molinari Segni nelle persone di Ugo Molinari, Alessandro Fontana, Pierantonio Musso e Francesco Mancuso, e da Legance Avvocati Associati con un team composto da Alberto Giampieri, Marco Iannò e Daniele Mari.

Gop e Legance nell’acquisizione di Domus Italia

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Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) ha assistito la società quotata Vianini Industria nell’acquisizione da ICAL 2 (Gruppo Caltagirone) assistita da Legance, del 100% di Domus Italia Spa, società attiva nel settore immobiliare. Il corrispettivo per l’acquisto della partecipazione è pari a 90 milioni di euro, da corrispondere in due tranche da 45 milioni di euro ciascuna.

Per Gop ha agito un team guidato dai partner Francesco Gianni e Andrea Aiello, coadiuvati dal senior associate Ludovica Di Paolo Antonio. Il team di Legance che ha assitito ICAL 2 è stato guidato dal socio Alberto Giampieri, coadiuvato dall’associate Andrea Sorace.

Gatti Pavesi Bianchi con Mondadori per alcune attività di Banzai

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Advisor in campo ma a ruoli invertiti. Come nel 2013, da una parte c'è lo studio Gatti Pavesi Bianchi. E dall'altra Clifford Chance. Tre anni fa trattavano rispettivamente la vandita di Mister Price, ePlaza e Bow a Banzai che agiva da bidder. Oggi, invece, Clifford Chance affianca Banzai nella trattativa per la cessione di alcune testate online (tra cui Giallo Zafferano, Pianeta Donna e Studenti.it) al gruppo di Segrate.

Lo studio inglese agisce con un team guidato dal socio Paolo Sersale (che ha seguito la società anche nell'iter per la quotazione in Borsa), mentre Mondadori è come sempre affiancata dallo studio Gatti Pavesi Bianchi che sta lavorando con un team fomamto dai soci Francesco Gatti (nella foto) e Paola Menicati.

Banzai ha concesso a Mondadori un periodo di trattativa in esclusiva che terminerà il prossimo 30 aprile. Secondo rumors giornalistici, Mondadori potrebbe mettere sul piatto fino a 45 milioni di euro.

Gop, Cba e Fantozzi nel passaggio del patrimonio di Investietico a Eurosic

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Aedes Real Estate Sgr ha perfezionato con Eurosic, società di investimento immobiliare francese quotata, un accordo quadro per il trasferimento dell'intero patrimonio immobiliare residuo del Fondo Investietico, fondo comune di investimento immobiliare quotato sul segmento MIV di Borsa Italiana.

Lo studio Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners (Gop) ha assistito Eurosic con un team composto da Domenico Tulli (nella foto) e Cristina D’Onorio. Per la parte fiscale Eurosic è stata assistita da Guido Arie Petraroli e Francesco Cardone dello studio Fantozzi. Cba studio legale e tributario ha assistito Aedes per i profili legali e tributari con un team composto da Francesco Assegnati, Giuseppe Serranò, Federica Stefania Rota, Leonardo Casaleno e Andrea Motta.

L'accordo, che nonostante il difficile contesto di mercato consentirà di completare la dismissione delle attività del Fondo prima della scadenza del cosiddetto periodo di grazia, prevede che il patrimonio immobiliare del Fondo venga ceduto a due FIA immobiliari riservati di nuova istituzione, che verranno sottoscritti da Eurosic e/o da altri investitori professionali dalla stessa individuati. Il prezzo concordato per la cessione dell'intero patrimonio immobiliare del Fondo, che è stato giudicato congruo dagli Esperti Indipendenti del Fondo, è complessivamente pari a 120,5 milioni di euro.

Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il 30 settembre 2016.

Tutti gli studi legali al lavoro sull'opa Engineering

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Bidco, società che fa capo ai fondi Nb Renaissance e Apax III, ha chiuso due operazioni per l'acquisto complessivo del 44,3% di Engineering a 66 euro. La società, inoltre, ha anche annunciato che a seguire lancerà un'offerta pubbluca d'acquisto (Opa) sulla restante quota del capitale sociale allo stesso prezzo.
Una nota, diffusa nella serata del 22 aprile, spiega che l'offerta obbligatoria avrà ad oggetto massime 6,962 milioni di azioni ordinarie di Engineering, rappresentanti il 55,70% del capitale sociale, con un esborso massimo per Bidco di 459,497 milioni.
Come riportato da legalcommunity.it a febbraio scorso, sono numerosi gli studi legali e tributari impegnati nell'operazione. La boutique Accinni Cartolano, agisce al fianco dei soci industriali e dei top manager della target.   

Gatti Pavesi Bianchi affianca NB Renaissance Partners e i veicoli dell’operazione con un team diretto dal socio Gianni Martoglia (nella foto) che comprende anche i soci Francesco Simoneschi per gli aspetti di diritto del lavoro, Rossella Pappagallo per quelli regolamentari e di mercato e l’of counsel Andrea Torazzi per i profili antitrust, nonché - tra gli altri – dal senior associate Alessandro Pedrazzi dagli associate Alessandra Ghezzi e Andrea Scarpellini.

Clifford Chance ha assistito il fondo Apax VIII in relazione all'operazione, curando inoltre tutti gli aspetti relativi ai finanziamenti bancari di cui disporrà il veicolo acquirente. Il team internazionale di Clifford Chance è stato coordinato dai soci Claudio Cerabolini, per gli aspetti M&A, e Giuseppe De Palma, per il financing, e ha compreso, tra gli altri, Jacopo Garonna, Pasquale Bifulco, Luca Piacentini e Isabella Lessi, nonché i soci Amy Mahon e Simonetta Candela, rispettivamente per gli aspetti di diritto inglese e di diritto del lavoro.

Advisor fiscale di Bidco è stato lo stduio Gianni Origoni Grippo Cappelli, che ha agito con il partner Luciano Acciari e il counsel Vittorio Zucchelli. Mentre, sempre per gli aspetti fiscali, soci industriali e top manager sono stati avviancati da Legalitax con il partner Alberto de Nigro coadiuvato dal senior manager Antonino Palmeri.

Infine, Linklaters ha assistito le Banche Finanziatrici ovvero Banca IMI, BNP Paribas, Italian Branch e UniCredit, con un team composto dal Partner Andrea Arosio e dai Managing Associate Antongiulio Scialpi e Marta Sassella.

Dla Piper, Cleary Gottlieb, Gatti Pavesi e Linklaters nella finale per Grandi Stazioni

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Si restringe il campo dei pretendenti a Grandi Stazioni. Secondo quanto riferito dal CorrierEconomia, infatti, sono quattro le cordate rimaste in corsa per la conquista delle attività retail del gruppo partecipato da Ferrovie dello Stato (55%) ed Eurostazioni (45%).

In particolare, si tratterebbe delle cordate guidate da Deutsche Bank, Lone Star, Antin-Borletti e Gic.

Il che significa che stando a quanto rivelato lo scorso 7 marzo da legalcommunity.it (qui l'articolo) gli studi ancora in pista per l'operazione dovrebbero essere Dla Piper, che agisce per Deutsche Bank, Cleary Gottlieb per Lone Star, Gatti Pavesi Bianchi che starebbe lavorando al fianco di Maurizio Borletti Antin e Icamap e infine Linklaters che starebbe affiancando Gic.

I soggetti rimasti in gara sarebbero quelli che hanno presentato le offerte maggiori per gli asset in vendita. Si va dagli 805 milioni messi sul piatto dai tedeschi di Deutsche Bank ai 700 milioni della cordata guidata da Gic, passando per i 750 milioni di Lone Star e i 727 di Borletti Antin e Icamap.

Per i venditori, come già riportato più volte da legalcommunity.it, sono al lavoro Gianni Origoni Grippo Cappelli (Gop) e Legance. Il primo agisce per Fs mentre Legance per Eurostazioni.


Lmcr con Nidec per il 94,8% di Ana Imep

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Nidec Corporation, società quotata alla borsa di Tokyo attiva nel settore della produzione di motori elettrici, che secondo quanto risulta a legalcommunity.itè stata assistita dallo studio legale Lmcr, ha convenuto di acquistare una quota pari al 94,8% circa della società rumena Ana Imep. 

Ana Imep, che conta circa 280 dipendenti, è il più importante operatore rumeno nella produzione di motori elettrici per lavatrici. Con questa nuova acquisizione Nidec punta a espandere ulteriormente la sua capacità produttiva in Europa. Del team di Lmcr hanno fatto parte Roberto Rio (foto), Elmar Zwick ed Elisabetta Pero. Il closing è previsto entro il prossimo giugno.

CORPORATE M&A AWARDS. PRIMO BILANCIO A UNA SETTIMANA DAL VOTO

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A poco più di una settimana dal lancio del voto online, il primo step di un percorso che si concluderà a giugno 2016 con la proclamazione dell'eccellenza legale italiana attiva nel mondo Corporate M&A, inizia a prendere forma il trend sulle preferenze attribuite ai maggiori player del mercato societario inclusi nelle categorie.

 

Ricordando che è possibile votare per altre due settimane, possiamo già fare un primissimo bilancio.
 

 

Nella categoria generale Studio dell'anno, i più votati sono ad oggi (in ordine alfabetico) BonelliErede, Gattai Minoli Agostinelli & Partners e Pedersoli e Associati. Nella categoria generale Avvocato dell'anno, i professionisti più votati (sempre in ordine alfabetico di studio) sono Bruno Gattai di Gattai Minoli Agostinelli & Partners, Francesco Gianni di Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e Antonio Pedersoli di Pedersoli e Associati.

 

Nella categoria M&A, gli studi con più voti al momento sono Eversheds, Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e Pedersoli e Associati. Nella categoria Avvocato dell'anno M&A, i più votati risultano Carlo Croff di Chiomenti, Marco Franzini di Eversheds e Romina Guglielmetti di Starclex.

 

Nella categoria Real estate, Chiomenti, DLA Piper e Osborne Clarke gli studi più votati. Tra i professionisti attivi nella materia, troviamo Umberto Borzi di Chiomenti, Domenico Tulli di Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e Filippo Troisi di Legance.

 

Gattai Minoli Agostinelli & Partners, Legance e Pedersoli e Associati risultano i più votati nella categoria Studio dell'anno Private equity. Per quanto riguarda l'Avvocato dell'anno Private equity, in cima abbiamo Giuseppe Scassellati-Sforzolini di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Filippo Troisi di Legance e Carlo Re di Pedersoli e Associati.

 

Nella categoria Studio dell'anno Equity capital markets, Baker & McKenzie, Shearmann & Sterling e White & Case i più votati ad oggi. In quella Avvocato dell'anno Equity capital markets, spiccano Pietro Fioruzzi di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Alberto Giampieri di Legance e Dario Longo di Linklaters.

 

Nella categoria Studio dell'anno Contenzioso, Eversheds, DLA Piper e Lombardi Molinari Segni i più gettonati del momento. Tra i litigator, spiccano invece Ferdinando Emanuele di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Stefano Modenesi di DLA Piper e Vincenzo Mariconda di Mariconda e Associati.

 

Nella categoria Studio dell'anno Arbitrati, ARBLIT, Chiomenti e Cleary Gottlieb Steen & Hamilton i più votati ad oggi. In quella Avvocato dell'anno Arbitrarti, i preferiti del web al momento sono Luca Radicati di Brozolo di ARBLIT, Ferdinando Emanuele di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Giorgio De Nova dell’omonimo studio.

 

Passando ora alla categoria Studio dell'anno Consulenza societaria, troviamo in cima Legalitax, Osborne Clarke e Starclex. In quella di Avvocato dell'anno Consulenza societaria, Aian Abbas di Ashurst, Riccardo Bianchini Riccardi di Eversheds e Riccardo Roversi di Osborne Clarke tra i preferiti.

 

Nella categoria Studio dell'anno Corporate restructuring, con più voti troviamo gli studi Chiomenti, DLA Piper e Lombardi Molinari Segni. Nella stessa categoria dedicata ai professionisti, troviamo Paolo Bonolis di CMS, Riccardo Agostinelli di Gattai Minoli  Agostinelli & Partners e Maura Magioncalda di Pedersoli e Associati.

 

Nella categoria Studio dell'anno Competition Antitrust, con più preferenze troviamo gli studi Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, Grimaldi Studio Legale e Legance. Tra i professionisti, i più votati sono Denis Fosselard di Ashurst, Mario Siragusa di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Silvia D'Alberti di Gattai Minoli Agostinelli & Partners.

 

Nel Penale societario, spiccano gli studi Alleva, Campeis e Mucciarelli. Tra i penalisti, invece, Domenico Aiello, Francesco Mucciarelli e Francesco Sbisà di BonelliErede.

Italmobiliare, con Pedersoli, in esclusiva su Clessidra

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Alla fine è stata Italmobiliare ad avere la meglio sugli altri pretendenti a rilevare il controllo di Clessidra Sgr. La holding della famiglia Pesenti che, secondo quanto risulta a legalcommunity.it, è stata assistita da Pedersoli e Associati, ha presentato l'offerta ritenuta più convincente da parte dell'azionista di controllo del private equity fondato da Claudio Sposito, recentemente scomparso. Per lo studio Pedersoli, sempre secondo quanto risulta a legalcommunity.it, sono al lavoro sul deal i soci Antonio Pedersoli (nella foto) e Luca Saraceni.

In gara c'erano anche, tra gli altri, Neuberger, assistito da Gatti Pavesi Bianchi e Mittel, affiancata da Gianni Origoni grippo Cappelli & Partners (leggi l'articolo).

A gestire la trattativa per i venditori è lo studio Lombardi Molinari Segni, con il name partner Giuseppe Lombardi. La trattativa, si legge in una nota, ha per oggetto la totalità del capitale sociale di Clessidra. 

Italmobiliare gestisce un portafoglio diversificato di investimenti e partecipazioni per un valore superiore ai 2 miliardi di euro. «Clessidra» dichiara Italmobiiare in un comunicato, «rientra in una visione di ampia politica di diversificazione del proprio portafoglio di investimenti e rappresenta una significativa opportunità di sviluppo delle attività nel settore del private equity attraverso l’acquisizione del principale operatore italiano con una importante storia e una consolidata esperienza». Qualora dovesse essere raggiunto un accordo sarà sottoposto al vaglio dei soggetti e delle autorità competenti.

Linklaters e Allen & Overy nella jv dei gelati tra Nestlè e R&R

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Linklaters assiste Nestlè nell'ambito della creazione di una joint venture tra il colosso alimentare svizzero e il big britannico del gelato R&R, società controllata da Pai Partners affiancata, secondo quanto risulta a legalcommunity.it da Allen & Overy. Pai e Nestlé avranno le stesse quote nella nuova società che è stata chiamata Froneri.

Dall'operazione nasce un gruppo che avrà un giro d'affari di circa 2,45 miliardi di euro, impiegherà 15.000 dipendenti e avrà sede nel Regno Unito. Opererà in 20 Paesi tra Europa, Medio Oriente, Australia, Filippine, Brasile e Sudafrica.

La nuova società integrerà le attività di Nestlè e R&R e includerà anche il business europeo degli alimenti surgelati della stessa Nestlè (escludendo alcune divisioni italiane) così come l'unità di prodotti lattiero-caseari nelle Filippine.

Il team di Linklaters (Milano) è guidato dal partner Giorgio Fantacchiotti (nella foto) coadiuvato dalle associates Laura Belardinelli e Mariasofia Ricci. Le tematiche di diritto del lavoro sono state seguite dalla counsel Federica Barbero e dall'associate Alessio Buonaiuto. Per Allen & Overy, invece, ha agito un team guidato da Paolo Ghiglione.

 

Pedersoli, Gitti e Latham nel buyout di Setefi

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Affiancata da Pedersoli, Intesa Sanpaolo cede Setefi e Intesa Sanpaolo Card a una cordata di private equity assistita dallo studio Gitti Raynaud. Ad esito di un'asta competitiva gestita da UBS, è risultata vincitrice la cordata di fondi di private equity formata da Bain Capital, Advent International e Clessidra che hanno recentemente rilevato anche l'Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi) e, di conseguenza, la controllata Cartasì. Il controvalore della cessione è stato fissato a 1,035 miliardi di euro.

Intesa Sanpaolo è stata assistita dallo studio legale Pedersoli con un team guidato da Carlo Pedersoli e composto da Andrea Gandini (equity partner), Diego Riva, Csaba Davide Jákó (partner) e Edoardo Pedersoli (associate) per gli aspetti corporate M&A, nonché da Maura Magioncalda (equity partner) e Consuelo Citterio (partner) per i profili banking e da Davide Cacchioli (equity partner) per gli aspetti antitrust.
Per il consorzio di private equity hanno agito lo studio legale Gitti Raynaud and Partners con un team composto per i profili M&A dai soci Gregorio Gitti (in foto), Vincenzo Giannantonio e Matteo Treccani, e dai senior associate Jessica Fiorani e Cristina Cavedon. Per i profili banking dal socio Angelo Gitti, dal counsel Daniele Cusumano e dall'associate Alessandro Pallavicini. I profili commerciali/giuslavoristici sono stati seguiti da Pietro Massimo Marangio, Elisa Mapelli, Claudia Crivelli, Andrea Imberti e Sergio Sionis.
Weil Gotshal & Manges (Marco Compagnoni e Lewis Blakey) ha seguito il consorzio per i profili M&A di diritto inglese e Kirkland & Ellis per i profili banking. Le banche finanziatrici sono state assistite da Latham & Watkins con un team formato dal partner Marcello Bragliani e le associate Alessia De Coppi e Sara Pedrotti. Carbonetti & Associati (Fabrizio Carbonetti, Alessandro Metrangolo, Marco Romanelli e Diego Cefaro) ha seguito i profili regulatory dell'operazione, mentre Pirola Pennuto Zei & Associati (Stefano Tronconi, Francesco Mantegazza e Nathalie Brazzelli) quelli fiscali.
Mediobanca ha agito quale advisor finanziario dell'acquirente.

Orrick e Bernini nell’acquisizione di Solair da parte di Microsoft

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Orrick ha assistito Microsoft Corporation nella sua prima acquisizione in Italia. La target è la Solair, start up innovativa con sede in Bologna.

I soci della start-up Solair, che hanno ceduto la loro partecipazione a Microsoft Corporation, sono stati assistiti da un team di professionisti composto dal professor Giorgio Bernini e dall'avvocata Monica Montefusco dello studio Bernini di Bologna, affiancati dall'avvocato Antonio Fraticelli che ha agito come special counsel oltreché dallo studio Wilson Sonsini Goodrich & Rosati, sede di Palo Alto.

Il team di Orrick che ha lavorato all'operazione era composto da professionisti degli uffici italiani e americani. Il team italiano è stato guidato da Alessandro De Nicola (nella foto), senior partner e responsabile del dipartimento corporate europeo della firm, coadiuvato nella predisposizione e negoziazione dei contratti dalla special counsel Laura Cappiello, con il supporto di Sira Franzini, Federico Urbani e Giuseppe Cuminetti nell’attività di due diligence.

Andrea Piermartini Rosi, partner, Alessia Ciranna, senior associate, e Concetta dell’Aquila, associate, si sono occupati di tutti gli aspetti giuslavoristici. Alessandro Mainardi, partner, e Giovanni Leoni, senior associate, hanno curato gli aspetti fiscali. Il Prof. Michele Bertani ha curato tutti gli aspetti IP.

Il team americano di Orrick era composto da numerosi avvocati delle sedi di Seattle e San Francisco. 

 

Orsingher Ortu nella vendita di AudioNova a Sonova Holding

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Orsingher Ortu, con il socio Domenico Colella (in foto) e gli associati Federico Roviglio, Silvia Ciardiello, Cesare De Falco, Valentina Mauri, Sabino Sernia, Manuela Villa, Valerio Natale e Benedetta Pontara ha assistito Sonova Holding nell’acquisizione delle attività italiane di AudioNova International.

Sonova Holding è una società multinazionale attiva nella produzione e vendita di dispositivi elettronici di ausilio per i non udenti, e relativi servizi di assistenza. Con l’acquisizione del proprio concorrente AudioNova International, il gruppo Sonova diventerà uno dei più importanti operatori globali con oltre 3.300 negozi nel mondo. Il closing dell’operazione, che ha un valore di oltre 800 milioni di euro, è previsto per la seconda metà del 2016 dopo l’ottenimento delle relative approvazioni regolamentari.


Simmons e Di Tanno con Igi per la maggioranza di Bracchi, affiancata da Gatti Pavesi Bianchi e Pavia Ansaldo

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Igi Investimenti Cinque, fondo gestito da Igi Sgr, ha perfezionato l’acquisizione di una quota di maggioranza di Bracchi Srl, realtà attiva in Europa nei servizi di logistica ad alto valore aggiunto ed elevata specializzazione. A seguito dell’operazione, Igi Sgr detiene il 64% circa del capitale di Bracchi, la famiglia Annoni resta nell’azionariato al fianco di alcuni manager con una quota pari a circa il 10%. Partecipano inoltre all’operazione SI2 S.p.A e Siparex Mid Cap II Fcpi con una quota complessivamente pari al 26% del capitale.

Igi Cinque è stato assistito da Pwc, Simmons & Simmons, Di Tanno e Associati, Golder e Marsh nell’attività di due diligence e da Goetze & Partnersper l’analisi del business. Siparex da Rucellai & Raffaelli per cui hanno agito il socio Enrico Sisti e Vicenzo Cimmino.

Simmons & Simmons ha agito con un team composto dal socio Andrea Accornero (nella foto), coadiuvato dalla senior associate Moira Gamba e dagli associate Nicolangelo Del Rosario e Alessandro Bonazzi per aspetti societari di tutta l'operazione, inclusa la negoziazione della relativa documentazione di vendita e parasociale, e dal managing associate Alessandro Elisio con la trainee Elisabetta Tafuro per gli aspetti legati al finanziamento dell'acquisizione. Lo studio Di Tanno e Associati ha assistito per gli aspetti fiscali Igi Sgr con un team composto dal socio Ottavia Alfano coadiuvato da Carmen Mione e Michele Babele.

Gli azionisti di Bracchi sono stati assistiti da Lincoln International in qualità di advisor finanziario e dagli studi Gatti Pavesi Bianchie Pavia e Ansaldoin qualità di consulenti legali. Per Gatti Pavesi Bianchi ha agito un team composto dal socio Gianni Martoglia, dalla senior associate Silvia Palazzetti e dalla trainee Rosanna Pallotta. Pavia e Ansaldo ha agito con un team composto dal socio Giuseppe Besozzi, dalla senior associate Maria Chiara Puglisi e dall'associate Mario Diomedi.

Le banche finanziatrici sono state infine assistite da Pedersoli con un team guidato dall'equity partner Alessandro Fosco Fagotto e composto dal senior associate Edoardo Galeotti e Rosalba Pizzicato.

Bracchi, con sede a Fara Gera D’Adda (Bg), nel 2015 ha generato un fatturato complessivo di oltre 80 milioni di euro per un margine operativo lordo superiore a 8 milioni di euro. La Società conta 160 dipendenti e, attraverso la sede italiana e le filiali in Polonia, Slovacchia e Germania, opera al servizio di aziende attive nella produzione di ascensori ed elevatori, macchine agricole e di componentistica elettromeccanica, nella farmaceutica e nella cosmesi.

Igi Sgr investe in Bracchi per sostenerne il piano di ulteriore espansione internazionale e di crescita, anche tramite acquisizioni, oltre che per accelerare lo sviluppo di servizi di logistica ad alto valore aggiunto per nuove nicchie industriali ad alta specializzazione. Nell’ambito dell’accordo, Matteo Cirla assumerà la carica di presidente di Bracchi.

L’operazione rappresenta il quarto investimento realizzato da Igi Sgr attraverso il Fondo Cinque, dopo quelli già effettuati in Rollon, Fimotec e Vimec. Con l’acquisizione di Bracchi, il Fondo Cinque risulta investito al 65%.

Goodwin Procter e Lca con Amri nell'acquisizione di Euticals

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La law firm americana Goodwin Procter, assieme a un team legale italiano dello studio Lca, affianca Amri (Albany Molecular Research) società quotata al Nasdaq nell'acquiszione di Euticals, player europeo attivo nell aproduzione contoterzi di farmaci e prodotti biotech.
L'operazione ha un valore di circa 358 milioni di dollari.
Lca, unitamente allo studio legale americano Goodwin Procter, ha affiancato Amri nell’intera operazione, curando tutti gli aspetti di diritto societario, bancario e finanziario con un team guidato da Andrea Carreri (nella foto) e composto da Riccardo Massimilla, Roberto Pellizzari e Edoardo Calcaterra. Gli aspetti di natura giuslavoristica sono stati seguiti da Giuseppe Bologna e da Barbara Corbella, mentre quelli connessi alla proprietà intellettuale da un team guidato da Gianluca De Cristofaro. Per Goodwin Procter è al lavoro un team guidato dai partner Stuart Cable, Danielle Lauzon, Jacqueline Mercier e Jennifer Bralower. Nomura ha agito come financial advisor.

Il venditore, Lauro 57 (veicolo partecipato, tra gli altri, dai fondi Clessidra Capital Partners II, Mandarin Capital Partners, Private Equity Partners Sgr e Idea Capital Funds Sgr) è stato assistito da Chiomenti, con un team composto dai soci Francesco Tedeschini, Antonio Sascaro e Carola Antonini e dagli associate Edoardo Canetta, Enrico Bizzarri e Fabiana Giordano, nonché per i profili di diritto americano dallo studio Debevoise & Plimpton. Lincoln International ha agito, invece, come sole financial advisor. 

Gop con Cdpi nella razionalizzazione degli immobili della Guardia di Finanza

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Gianni Origoni Grippo Cappelli (Gop) ha assistito Cdp Investimenti Sgr nell'accordo con la Guardia di Finanza che permetterà a quest’ultima di riunire tutta la sua Accademia nazionale e il comando operativo a Bergamo nel comprensorio immobiliare denominato ex Ospedali Riuniti, che verrà riqualificato da Cdpi SGR.

Il programma di razionalizzazione degli immobili della Gdf porterà così anche al recupero, di interesse pubblico, di un'area molto vasta della città.

Il team Gop che ha seguito l’operazione è stato composto dal partner Domenico Tulli (in foto) e della managing associate Maria Assunta Galluzzo. Il complesso, una volta ristrutturato, avrà una superficie complessiva di 113.000 mq distribuita su 12 immobili interamente locata a lungo termine alla Gdf con opzione di acquisto consentendo pertanto la riunificazione delle accademie territoriali attualmente esistenti.

L'operazione rappresenta un vero modello che la Cassa vuole replicare in altri centri italiani, con l'obiettivo di portare valore sul territorio agendo da calamita di investimenti, magari riattivando anche quelli nazionali, in un mercato oggi dominato dagli internazionali.

BonelliErede e Cuatrecasas con Abertis per il 51,4% di A4 Holding

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Abertis ha raggiunto un accordo per l'acquisizione del 51,4% delle autostrade italiane A4 e A31. Secondo quanto risulta a legalcommunity.it la società è stata assistita dai legali degli studi BonelliErede e Cuatrecasas. L'accordo è stato raggiunto con Intesa, Astaldi e Famiglia Tabacchi per l'acquisizione delle due società che controllano il 51,4% del gruppo industriale italiano A4 Holding, le cui principali attività sono le autostrade A4 Brescia-Padova e A31.

Per BonelliErede ha agito un team guidato da Mario Roli (nella foto), socio responsabile del Focus Team Energia Reti Infrastrutture, e composto dal socio Elena Busson e dal senior associate Francesca Di Carpegna Brivio. Il socio Catia Tomasetti e il managing associate Gabriele Malgeri hanno curato i profili di diritto bancario mentre il socio Luca Perfetti e la managing associate Giovanna Zagaria hanno seguito i profili di diritto amministrativo. Gli aspetti di diritto della concorrenza sono stati seguiti dal socio Massimo Merola.

Lo studio Cuatrecasas ha seguito alcuni aspetti del factoring del credito.

L'acquisizione prevede per Abertis il pagamento di un importo totale di 594 milioni di euro, che verrà corrisposto al termine del mese di gennaio 2023 (ad eccezione di 5 milioni di euro che saranno pagati alla chiusura dell'operazione, prevista nei prossimi mesi). Attualmente A4 Holding gestisce complessivamente 235 chilometri di autostrade nella Regione Veneto, area strategica per la sua posizione di collegamento tra il nord industrializzato dell'Italia con il centro economico dell'Europa. L'accordo è subordinato, tra le altre condizioni, all'approvazione da parte del Governo italiano del prolungamento dell'autostrada A31 (progetto Connessione Nord), un piano di investimenti di importanza strategica per il Paese.

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Gatti Pavesi affianca Mondadori nell'acquisto dei contenuti digitali di Banzai

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Affiancata da un team di Gatti Pavesi Bianchi, Mondadori si aggiudica i "vertical content" di Banzai, affiancata da Clifford Chance e Norton Rose.

La divisione, che ha registrato nel 2015 ricavi per 24,2 milioni di euro ed Ebitda reported per 3,77 milioni, comprende i portali quali Giallozafferano e Studenti.it, che hanno un enterprise value di 45 milioni di euro, con esclusione della sezione news con i portali Giornalettismo e il Post.

Il corrispettivo dell'acquisizione al closing - al netto di un indebitamento finanziario netto normalizzato stimato di 16,4 milioni di euro (che include debiti finanziari verso la controllante banzai e 3,3 milioni di euro per componenti differite di prezzo relative ad alcune partecipazioni) - è pari a 24,6 milioni di euro. L'earn-out previsto a favore di Banzai sarà corrisposto all'eventuale conseguimento di predeterminati risultati relativi al triennio 2016-2018.

Gatti Pavesi e Bianchi ha assistito Mondadori Editore con la partner Paola Menicati (nella foto) e gli avvocati Gaia Carofiglio e Vincenzo Di Ferdinando.

L'accordo prevede inoltre per Banzai la disponibilità di spazi pubblicitari, su un orizzonte temporale di tre anni, con un beneficio stimato di circa 7 milioni, e in generale la plusvalenza lorda sarà pari a circa 20 milioni a livello consolidato prima dei costi complessivi e non ricorrenti legati alla vicenda. Contestualmente Banzai, che con la cessione della divisione media ha deciso di concentrarsi sull'e-commerce, ha anche approvato i conti del primo trimestre che si chiude con un gross merchandise volume in crescita del 29% a 67 milioni, un margine lordo dell'e-commerce al 13,8% e un ebitda adjusted negativo per 2,2 milioni contro i -0,9 milioni del primo trimestre 2015 in seguito alla spinta marketing iniziata con l'Ipo a marzo 2015.

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